Il grande incendio del 1953
La notte del 17 gennaio 1953 il collegio fu colpito da un pauroso incendio. I locali maggiormente danneggiati furono la bella chiesa e il devoto e ricco oratorio domestico, con tribuna e adiacenze. Si tratta del complesso costruito negli anni 1895-97 e nel 1905 a ricordo rispettivamente del centenario della nascita e del 50° di morte di Rosmini.
Causa dell’incendio fu un travetto di sostegno dei cassettoni che poggiava quasi a diretto contatto con la canna fumaria e nessuno avrebbe potuto sospettarlo.
Solo nel pomeriggio si poté dire di aver domato l’incendio. La chiesa ebbe danni gravissimi, inservibile l’organo, la statua di Rosmini diventata mostruosamente scura. Energici tagli impedirono che il fuoco si appiccasse all’annessa casa religiosa e al convitto. I danni si stimarono ad almeno dieci milioni. La ricostruzione incominciò lunedì 19 maggio.
È di questi anni il sopralzo del teatro con la costruzione del salone di rappresentanza, gli uffici e l’ampio terrazzo con meravigliosa vista sul lago.
Dal 1° Centenario della morte di Rosmini ad oggi
L'anno 1954, il 1° luglio, con la solenne apertura del Centenario della morte di A. Rosmini, la chiesa tutta e le adiacenze rilucevano come un immenso specchio.
Anno 1967 – Vengono allestite quattro nuove aule per accogliere gli alunni delle elementari che si trasferiscono dal Collegio Bolongaro. Viene creato un nuovo ingresso prospiciente il piazzale ed abbandonata le vecchia entrata da Via Manzoni, poco utilizzata. Viene ampliato il campo di calcio.
9 nov.1975 fu inaugurato il Salone–cinema dedicato a Rebora.
Negli anni 80, il Collegio raggiunge il massimo della sua capienza e delle sue attività: oltre 120 convittori, l’apertura anche al Liceo Scientifico per gli esterni, ma sono gli ultimi anni di attività del collegio-scuola.
Negli anni 90, prima il liceo scientifico, poi la scuola media e infine anche la scuola elementare terminano la loro attività.
Negli anno 2000 l’edificio scolastico diventa sede distaccata della Scuola Alberghiera “Maggia” di Stresa, e i suoi alunni trovano ospitalità nel Collegio.